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La Sostenibilità motore di crescita e sviluppo dell’agricoltura

20 Febbraio 2023

Le imprese agricole sostenibili crescono più rapidamente in termini di fatturato e competitività. Lo dimostrano i dati del terzo Rapporto “AGRIcoltura100”, lo studio sulla sostenibilità del settore agricolo, promosso da Reale Mutua e Confagricoltura e realizzata da Innovation Team, società del Gruppo Cerved. Dallo studio, presentato a Roma il 31 gennaio scorso, emerge anche che è aumentato in questi tre anni il numero di imprese che hanno raggiunto un livello di sostenibilità medio alto: era il  48,8% nel 2020  è il 52,6% nel 2022.

L’indagine di Agricoltura 100 ha raccolto i dati e le informazioni provenienti da 2.806 imprese agricole di tutta Italia, il 30% in più rispetto alla seconda edizione. Il modello di misurazione della sostenibilità elaborato da Agricoltura100 si basa su 236 variabili che toccano i vari aspetti della sostenibilità da quella ambientale e sociale, alla gestione delle relazioni con le filiere e le comunità locali e alla qualità dello sviluppo e dell’occupazione, misurando per ciascun indicatore il numero e l’intensità delle iniziative adottate. L’indice sintetico che ne deriva fornisce una misura del livello di sostenibilità generale dell’impresa agricola. Più di metà delle imprese hanno raggiunto un livello di sostenibilità elevato (alto o medio-alto), e il loro numero è continuamente cresciuto in questi tre anni: dal 48,8% nel 2020 al 52,6% nel 2022.

La sostenibilità ambientale è l’area di maggiore impegno delle imprese e con il maggior numero di iniziative. Le aziende che hanno raggiunto in quest’area un livello alto o medio-alto di sostenibilità sono aumentate dal 53,4% nel 2020 al 56,7% nel 2022. Le iniziative più diffuse sono quelle per la gestione sostenibile del suolo (attuate dall’88,1%), la tutela della qualità e della salute alimentare (84,3%), la gestione dei residui e dei rifiuti (83%), l’ottimizzazione dell’uso dell’acqua (70,6%). Altre iniziative molto diffuse, attuate da più del 50% delle imprese, sono l’adozione di tecnologie e processi per il risparmio energetico e la produzione di energie rinnovabili, la tutela della biodiversità, la riduzione delle emissioni, la certificazione di qualità delle produzioni, la prevenzione e gestione del rischio idrogeologico.

Tra quelle che hanno adottato sistemi di monitoraggio, 70% segnalano una riduzione dell’uso di prodotti chimici, e attorno al 50% hanno ottenuto riduzioni dei consumi energetici, dell’acqua, delle emissioni in atmosfera.

Le iniziative sociali sono rimaste stabili negli ultimi tre anni: dal 2020 a oggi la quota di imprese con un livello di sostenibilità sociale alto o medio-alto si mantiene attorno al 39%. Le iniziative più diffuse di quest’area sono quelle per la sicurezza nel lavoro (64,5%) e la formazione dei collaboratori (58,9%). È da segnalare la crescita delle iniziative per l’inclusione sociale, attuate dal 21% delle imprese.

Cresce l’attenzione delle imprese verso la prevenzione e l’assicurazione dei rischi, le relazioni di filiera e i rapporti con la comunità locale (valorizzazione del territorio, dialogo con i consumatori). Le imprese con un livello di sostenibilità alto o medio-alto in quest’area sono aumentate dal 42,5% nel 2020 al 44,1% nel 2022.

AGRIcoltura100 misurainoltre il contributo che la sostenibilità offre alla competitività delle imprese agricole. Quello che emerge dallo studio è infatti studio una correlazione positiva tra impegno in sostenibilità, propensione all’ innovazione e incremento della produttività aziendale.

L’impatto dell’innovazione sulla sostenibilità è determinante, come appare evidente dalla correlazione tra i due indici: la quota di imprese agricole che raggiungono un livello di innovazione alto o medio-alto è mediamente del 36,2%, ma varia dall’1,7% di quelle meno impegnate all’80,8% delle imprese con un indice di sostenibilità alto.

L’impegno ambientalistico e sociale delle imprese non è dunque separabile dalla sostenibilità economica, e in tutte le aree la capacità di investimento e innovazione è fattore critico di successo. La sostenibilità ha un impatto positivo sui risultati aziendali, misurati con un indice di produttività: fatturato per addetto. Il gruppo delle imprese ad alta sostenibilità ottiene una produttività media superiore del 34% a quello delle imprese a sostenibilità media e basica. E, utilizzando la classificazione per profili di orientamento aziendale, quelle caratterizzate da un approccio integrato alla sostenibilità raggiungono un indice di produttività superiore del 47,5% alle imprese con livello di sostenibilità base o medio in tutte le aree

 

 

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